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lunedì 19 dicembre 2016

Dieci colli intorno a Saint Tropez

Google mi permette di pianificare itinerari composti da una sola decina di punti, quindi sulla mappa riporto solo i colli interessati, ipotizzando, nelle coordinate, la partenza da Bormes les Mimosas e l'arrivo dalle parti di Les Ardets de l'Esterel, dopo aver attraversato e costeggiato il lago di Saint Cassien, nei pressi dell'autostrada A8 per tornare in Italia.

LuogoCoordinate
Bormes les MimosasN43.151873 E6.343452
Col de Caguo VenN43.161211 E6.343019
Col de GratteloupN43.171249 E6.331602
Col de BabaouN43.204167 E6.304556
Col de TailludeN43.244630 E6.371720
Col du PérierN43.254976 E6.425887
Col de VignonN43.334024 E6.499916
Col de Gratteloup (Fréjus)N43.372515 E6.596291
Col de Saint AndrieuN43.588469 E6.474765
Col de Saint ArnouxN43.627775 E6.607331
Col d'AvayeN43.667864 E6.680463
Les Ardets l'EsterelN43.550595 E6.798762
Buona parte di questo itinerario, a partire da tutto il primo tratto, si dipana tra i boschi, in un'ombra molto piacevole d'estate ma un po' meno d'inverno (io l'ho fatto il 18 dicembre!) perché col freddo molti tratti sono umidi e... gelati.

Dieci colli bassi e non molto impegnativi ma che, messi insieme, offrono un tragitto molto interessante, a tratti bucolico e a tratti divertente.

L'asfalto è sempre liscio e ben pulito e i panorami non mancano certo.

Partiamo, dunque, da Bormes les Mimosas prendendo la D41 diretti verso nord e in appena 4 km raggiungeremo il primo colle del nostro percorso: il Col de Caguo Ven (237 mt slm).

Boschi di sugheri, querce e olivi ci accompagnano per i primi colli e ci fanno sentire molto a sud dell'Europa, con un paesaggio per noi inusuale.

Sugheri, nei pressi del Col de Caguo Ven
Non ci possiamo sbagliare, seguiamo le indicazioni per Collobrières, prima, e per Grimaud dopo. Nei primi 40 km, in effetti, attraversiamo ben 5 dei 10 colli odierni, uno in fila all'altro, sempre tra i boschi e su stradine strette ma molto ben asfaltate. Tanto per avere un'idea del percorso, parliamo di quaranta km da percorrere in ben più di un'ora. Un'ora rilassante ma mai noiosa.

Vedute della prima parte dell'itinerario
Attraversato il Caguo Ven incontriamo: il Col del Gratteloup (192 mt slm), il Col de Babaou (416 mt slm), il Col de Taillude (411 mt slm) e il Col du Périer (349 mt slm).

Col de Gratteloup Col de Babaou
Col de Taillude Col du Périer
Dopo i primi cinque colli, quindi, arriviamo a Grimaud, dove teniamo la sinistra seguendo le indicazioni per La Garde Freinet, prima sulla D2048, per un km circa, poi di nuovo allo stop sulla D558. Una strada molto scorrevole che in una decina di km ci porterà, appunto, fino La Garde Freinet, dove svolteremo subito a destra sulla D75 seguendo le indicazioni per Le Plan de la Tour.

Nuovamente immersi nei boschi, questa volta principalmente di querce, raggiungiamo in meno di dieci minuti il Col de Vignon (352 mt slm), dove dovremo fermarci allo stop immettendoci, svoltando a destra, sulla D74, sempre verso Plan de la Tour.

Panorama dal Col de Vignon Col de Vignon
La strada si rifà un po' strettina ma sempre liscia e pulita e prende il nome di Piste de la Colle Dure, pista del colle duro, ma in realtà, almeno in moto, è molto dolce e sinuosa.

Le indicazioni, qui, non si sprecano ma niente paura: attraversiamo il minuscolo paesino di Plan de la Tour seguendo la strada su cui ci troviamo e, superato il paese, ci troveremo sulla D44, un'altra stradina ben asfaltata che, tra i campi, ci porterà fino alla superstrada D25, immettendoci proprio in corrispondenza di un secondo (di oggi) Col de Gratteloup (226 mt slm).

Col de Gratteloup di Fréjus
Col de Saint Andrieu
Percorriamo la D25 verso nord dando, finalmente, un po' di sfogo ai nostri pistoni, infatti si tratta di una strada sinuosa ma veloce, in pieno sole, che invita ad accarezzare i limiti di velocità.
Dopo che la strada sarà diventata D125, passeremo sotto l'autostrada A8 ancora diretti verso nord e, alla prima rotonda, terremo la destra, per Draguignan, alla seconda andremo diritto, sempre per Draguignan e alla terza prenderemo a destra, per Digne, verso il Verdon e, soprattutto, verso il Col de Saint Andrieu (491 mt slm), che raggiungeremo in meno di una ventina di km di strada veloce, passando a fianco di Figanières (sembra un bel posto).
In effetti non ci accorgeremo nemmeno del colle: non è segnalato e si trova in un punto piuttosto veloce.

In pochi km la strada, pur rimanendo abbastanza scorrevole, si movimenta un po', con quattro tornanti che, per esperienza, vi posso dire che d'inverno sono gelati: occhio!

La strada sarà diventata, a questo punto, la D955 e subito dopo Montferrat ci proporrà un paio di tornanti molto interessanti, dopo i quali, dovremo percorrere ancora due km per poi prendere a destra, la D19, verso Bargemon. Una strada tra i campi, a due corsie giuste giuste, ma abbastanza veloce, sinuosa e con buona visibilità. In 13 km ci porterà al Col de Saint Arnoux, dove troviamo gli unici trecento mt di fondo leggermente disconnesso (in Italia sarebbe considerato ancora un buon fondo!) perché, essendo battuto da venti freddi, d'inverno è soggetto a grandi gelate.

Col de Saint Arnoux Il fondo completamente gelato sul Col de Saint Arnoux
Ridiscendiamo mantenendo la D19, che diventa più movimentata e divertente, e attraversiamo Seillans. Sulla destra troverete un bar chiamato Le Maquis: ha un dehor magnifico con una vista impareggiabile: vale la pena di una sosta, anche solo per una birretta e/o un panino.

Le Maquis, a Seillans, e il panorama dal suo dehor
Quando ripartite non fate come me: il semaforo che c'è 300 mt più avanti, diventa verde solo se vi ci avvicinate molto: dopo dieci minuti che ero lì fermo, una signora si è decisa a scendere dalla macchina che avevo dietro e mi ha avvisato che dovevo andare più avanti, altrimenti restava rosso per sempre!

Col d'Avaye
Attraversato Seillans lasciamo la D19 svoltando a sinistra subito dopo il cimitero, per immetterci sulla D53, di nuovo una strada che presto si restringe e ci porta, tra i boschi, fino al Col d'Avaye (765 mt slm) dopo aver goduto di panorami mozzafiato. Giunti al colle la strada D53 finisce con un dare la precedenza: eventualmente diamola, poi prendiamo a destra e seguiamo le indicazioni per Tourrettes, prima, e per la A8, poi, per arrivare al lago di Saint Cassien, che attraverseremo su un ponte e che potremo anche ammirare costeggiandolo fino quasi all'ingresso dell'autostrada, che useremo per tornare a casa, stanchi ma, credo, soddisfatti.

Lac de Saint Cassien
(foto da www.visitvar.fr)
Prima di partire per questo giro, potete considerare l'idea di andare prima Verso la Routes des Crêtes, in modo da sfruttare lo spostamento, abbastanza importante, per fare due bei giri in Provenza.

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